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Il momento dei pasti è solitamente un’esperienza da condividere con gioia e senza preoccupazioni. Ma per milioni di persone affette da celiachia, questa festa può diventare un labirinto di limitazioni dietetiche e preoccupazioni costanti.

La celiachia è una condizione autoimmune in cui l’organismo reagisce negativamente al glutine, una proteina presente nel grano, segale, orzo e triticale.

Se sei celiaco, non lasciarti intimidire! La celiachia può essere gestita in modo semplice con un pizzico di creatività.

In questo articolo approfondiamo tutto quello che c’è da sapere sulla celiachia.

1. Che cos’è la Celiachia

La celiachia è una patologia autoimmune cronica che colpisce l’intestino tenue e viene scatenata dall’ingestione di glutine, una proteina presente in alcuni cereali come il grano, l’orzo e il farro.

Questa condizione è caratterizzata da una reazione immunitaria anomala al glutine che danneggia le villosità intestinali, compromettendo l’assorbimento dei nutrienti.

2. Quali sono i Sintomi di Celiachia?

La celiachia può manifestarsi con una vasta gamma di sintomi, che possono variare da persona a persona. Alcuni sintomi comuni includono disturbi gastrointestinali come diarrea cronica, gonfiore addominale, perdita di peso e malassorbimento di nutrienti essenziali.

Altri segni e sintomi possono coinvolgere la pelle (dermatite erpetiforme), il sistema nervoso (neuropatie), le ossa (osteoporosi), il fegato (aumento delle transaminasi) e altri organi.

È importante notare che alcune persone possono essere asintomatiche o avere sintomi lievi, rendendo la diagnosi della celiachia più difficile.

I sintomi tipici della celiachia possono variare da persona a persona e possono manifestarsi a diverse età.

In generale, alcuni sintomi comuni della celiachia includono:

  • Problemi gastrointestinali: Diarrea cronica, costipazione, gonfiore addominale, flatulenza e dolore addominale sono sintomi gastrointestinali frequenti nella celiachia. Questi sintomi possono essere causati dal danneggiamento dell’intestino tenue e dall’incapacità di assorbire correttamente i nutrienti.
  • Perdita di peso: La celiachia può causare una perdita di peso non intenzionale dovuta alla malassorbimento dei nutrienti.
  • Affaticamento e debolezza: Le persone affette da celiachia possono sperimentare affaticamento e debolezza costanti a causa della mancanza di assorbimento dei nutrienti essenziali.
  • Anemia: La carenza di ferro è comune nella celiachia e può portare all’insorgenza di anemia, caratterizzata da stanchezza, pallore e debolezza.
  • Problemi dermatologici: Alcune persone con celiachia possono sviluppare dermatite erpetiforme, una eruzione cutanea pruriginosa e vescicolare che può comparire su gomiti, ginocchia, glutei e cuoio capelluto.
  • Disturbi neurologici: La celiachia può causare sintomi neurologici come mal di testa, formicolio agli arti, perdita di equilibrio e difficoltà di concentrazione.
  • Irritabilità e cambiamenti dell’umore: Alcune persone con celiachia possono sperimentare irritabilità, ansia o depressione come risultato delle reazioni immunitarie e dei disturbi gastrointestinali associati.
  • Problemi ossei: La celiachia può influenzare la salute ossea, causando osteoporosi o osteopenia, che si traducono in una maggiore fragilità e rischio di fratture.

 

È importante sottolineare che questi sintomi possono variare in intensità e manifestazione da individuo a individuo. In alcuni casi, le persone possono essere asintomatiche o avere sintomi lievi, rendendo la diagnosi della celiachia più difficile. Se sospetti di avere la celiachia o se presenti sintomi persistenti, è consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata e una diagnosi appropriata.

3. Qual è il principale test per la diagnosi della celiachia?

Il test principale per la diagnosi della celiachia è il dosaggio degli anticorpi anti-transglutaminasi tissutale (TTG-IgA).

Questo test viene utilizzato come screening iniziale ed è molto sensibile e specifico nella rilevazione della presenza di anticorpi diretti contro la transglutaminasi tissutale, un enzima coinvolto nella reazione autoimmune che danneggia l’intestino tenue nei pazienti celiaci.4.

4. Come si effettua il test per la celiachia?

Per eseguire il test, viene prelevato un campione di sangue da una vena del braccio. È importante notare che per ottenere risultati accurati, è necessario consumare una dieta che includa glutine prima del test.

Se si segue una dieta senza glutine prima del test, potrebbe essere necessario reintrodurre il glutine per un certo periodo di tempo prima dell’esecuzione del test per garantire l’accuratezza dei risultati.

Se il test degli anticorpi TTG-IgA risulta positivo, è probabile che il paziente sia affetto da celiachia. Tuttavia, per confermare la diagnosi, è necessario eseguire una biopsia dell’intestino tenue.

Durante la biopsia, viene prelevato un piccolo campione di tessuto dall’intestino tenue attraverso un tubo flessibile chiamato endoscopio.

Questo campione viene quindi analizzato al microscopio per valutare lo stato delle villosità intestinali e confermare la presenza di danni caratteristici della celiachia.

La combinazione di test degli anticorpi TTG-IgA e biopsia dell’intestino tenue è considerata il gold standard per la diagnosi della celiachia.

È importante sottolineare che questi test devono essere eseguiti mentre il paziente assume una dieta che include glutine per ottenere risultati accurati.

In alcuni casi, possono essere richiesti ulteriori test e valutazioni per escludere altre condizioni simili o per identificare eventuali complicanze associate alla celiachia. Pertanto, è fondamentale consultare un medico specializzato per una corretta diagnosi e gestione della malattia.

5. Come si diagnostica la Celiachia?

La diagnosi della celiachia richiede un approccio multidisciplinare. Inizialmente, il medico può eseguire un’analisi dei sintomi, una storia clinica dettagliata e un esame fisico.

Tuttavia, la conferma definitiva avviene attraverso test di laboratorio specifici.

Il test degli anticorpi anti-transglutaminasi tissutale (TTG-IgA) è il test di screening iniziale più comune e ha dimostrato di avere un’elevata sensibilità e specificità.

In caso di risultato positivo, può essere necessario eseguire una biopsia dell’intestino tenue per valutare lo stato delle villosità intestinali e confermare la diagnosi.

6. Quali sono le opzioni di trattamento per la celiachia?

Il trattamento principale per la celiachia consiste nell’eliminazione rigorosa del glutine dalla dieta. Questo significa evitare tutti gli alimenti contenenti grano, orzo, farro e i loro derivati.

È fondamentale leggere attentamente le etichette degli alimenti e prestare attenzione a eventuali contaminazioni crociate durante la preparazione dei pasti.

Gli individui affetti da celiachia devono adottare una dieta senza glutine per tutta la vita al fine di prevenire danni all’intestino e alleviare i sintomi.

7. Dieta Senza Glutine: A Chi Rivolgersi?

È importante sottolineare che l’eliminazione del glutine dalla dieta richiede una stretta aderenza e una consulenza dietetica adeguata.

Il trattamento principale per la celiachia consiste nell’adozione di una dieta senza glutine per tutta la vita.

Questo significa evitare completamente tutti gli alimenti che contengono glutine, inclusi grano, orzo, farro, segale e tutti i loro derivati. Il glutine è presente in molti prodotti alimentari comuni, come pane, pasta, biscotti, torte, birra e molti alimenti confezionati.

La dieta senza glutine richiede attenzione e consapevolezza nella scelta degli alimenti.

È necessario leggere attentamente le etichette degli alimenti per identificare la presenza di glutine e prestare attenzione alla contaminazione incrociata durante la preparazione dei pasti.

Questo significa evitare utensili da cucina contaminati, griglia o forno contaminati e utilizzare ingredienti senza glutine.

È importante ricordare che anche piccole quantità di glutine possono causare danni all’intestino tenue nelle persone affette da celiachia. Pertanto, la dieta senza glutine deve essere rigorosamente seguita per tutta la vita.

Oltre all’eliminazione del glutine dalla dieta, in alcuni casi può essere necessario l’uso di integratori alimentari per affrontare eventuali carenze nutrizionali che possono essere causate dalla malassorbimento.

È possibile che alcune persone debbano assumere integratori di vitamine, come ferro, acido folico, vitamina B12, vitamina D e calcio, sotto la supervisione di un medico o un dietista.

Per un supporto nutrizionale per la celiachia o per la visita gastroenterologica ti suggeriamo un centro specializzato come:

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8. Implicazioni per la qualità della vita

La celiachia può influire significativamente sulla qualità della vita dei pazienti.

La necessità di evitare il glutine può rappresentare una sfida in molti aspetti, tra cui la scelta degli alimenti, la socializzazione e il pranzo fuori casa.

Tuttavia, negli ultimi anni sono stati fatti progressi significativi nel settore degli alimenti senza glutine, con una maggiore disponibilità di prodotti appositamente formulati.

È importante che i pazienti celiaci ricevano supporto psicologico e informazioni sulla gestione della malattia, incluso l’accesso a gruppi di supporto locali o online.

9. Ci sono alimenti che posso mangiare se sono celiaco?

Sì, anche se una dieta senza glutine richiede l’eliminazione di alcuni alimenti, ci sono molti alimenti naturalmente privi di glutine che è possibile includere nella dieta se si è celiaci. Ecco alcuni esempi di alimenti che possono essere consumati:

Cereali senza glutine: Riso, mais, quinoa, miglio, sorgo, grano saraceno sono cereali naturalmente privi di glutine e possono essere inclusi nella dieta senza problemi.
Frutta e verdura: Tutte le varietà di frutta e verdura fresche sono sicure da consumare, a meno che non siano state trattate con additivi contenenti glutine.
Carne e pesce: Carne fresca, pollame, pesce e frutti di mare sono naturalmente privi di glutine, a meno che non siano stati marinati o conditi con ingredienti contenenti glutine.
Uova: Le uova fresche sono prive di glutine e possono essere incluse nella dieta.
Legumi: Fagioli, lenticchie, ceci e piselli sono ottime fonti di proteine e sono senza glutine.
Prodotti lattiero-caseari: Latte, formaggio, yogurt e burro sono generalmente senza glutine. Tuttavia, è importante verificare gli ingredienti aggiunti a prodotti lattiero-caseari trasformati, come i formaggi con aggiunta di condimenti.
Noci e semi: Noci, mandorle, semi di girasole, semi di lino e altre varietà di noci e semi sono opzioni sicure senza glutine.
Oli e condimenti: Oli vegetali, come olio di oliva e olio di semi di girasole, non contengono glutine. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai condimenti e alle salse, in quanto alcuni possono contenere glutine.

10. In Conclusione

Se sospetti di essere celiaco, è importante cercare una valutazione medica da parte di un professionista della salute. Un medico specializzato in gastroenterologia o un dietologo possono fornire una diagnosi accurata e guidarti nel percorso di gestione della condizione.

Se la diagnosi di celiachia viene confermata, il passo successivo sarà l’adozione di una dieta rigorosamente senza glutine.

Il glutine è presente nel grano, segale, orzo e triticale, quindi sarà necessario eliminare tutti gli alimenti che contengono questi cereali. Un nutrizionista può aiutarti a pianificare una dieta equilibrata senza glutine e fornirti ulteriori informazioni sui prodotti da evitare.

 

Riferimenti bibliografici:

  1. Ludvigsson JF, Leffler DA, Bai JC, et al. The Oslo definitions for coeliac disease and related terms. Gut. 2013;62(1):43-52.
    Husby S, Koletzko S, Korponay-Szabó IR, et al. European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition guidelines for the diagnosis of coeliac disease. J Pediatr Gastroenterol Nutr. 2012;54(1):136-160.
  2. Rubio-Tapia A, Hill ID, Kelly CP, Calderwood AH, Murray JA; American College of Gastroenterology. ACG clinical guidelines: diagnosis and management of celiac disease. Am J Gastroenterol. 2013;108(5):656-676.
  3. Green PHR, Lebwohl B, Greywoode R. Celiac disease. J Allergy Clin Immunol. 2015;135(5):1099-1106.
  4. Catassi C, Bai JC, Bonaz B, et al. Non-Celiac Gluten sensitivity: The New Frontier of Gluten Related Disorders. Nutrients. 2013;5(10):3839-3853