Questa pagina contiene annunci di servizi o prodotti che riteniamo utili per i nostri lettori. Scopri il nostro processo di selezione

Il mal di testa, purtroppo, è un’atroce esperienza che prima o poi tocca a tutti nella vita. Motivo per cui molti di noi sono sempre alla ricerca di come alleviare il mal di testa che ci attanaglia o quantomeno i suoi sintomi.

Ma non c’è un solo tipo di mal di testa.

Ci può essere il mal di testa delle 3 di notte, dovuto ad un eccessivo consumo di caffè il giorno prima, come ci può essere quel mal di testa bastardo che ti provoca una sensibilità estrema alla luce oppure un senso di nausea difficile da tollerare. I mal di testa da emicrania, poi, comportano pulsazioni che possono durare anche fino a 3 giorni consecutivi; e come dimenticare, del resto, quei fantastici mal di testa da sinusite che si manifestano con un dolore che si estende a tutto il viso, come se le bombe in testa non fossero già abbastanza!

Ebbene, ogni mal di testa ha la sua origine e, cosa più interessante, i suoi rimedi.

Abbiamo stilato un elenco dei mal di testa piú comuni, spiegando i sintomi associati, le cause e i modi per alleviare il dolore.

Se fai parte delle vittime innocenti di questa piaga, ti consiglio di darci un’occhiata!

#1  Come Alleviare il Mal di Testa: l’Emicrania

come alleviare il mal di testa da emicrania

Regina indiscussa di tutte le cefalee, l’emicrania interessa il 14% della popolazione mondiale.

Di solito si localizza su un unico lato della testa e può durare dalle 4 alle 72 ore. In alcune persone questo disturbo si presenta in modo abbastanza frequente, arrivando a colpire anche piú di una volta al mese.

Il dolore, in genere, ha carattere pulsante e peggiora con l’attività fisica e il movimento (salire le scale, abbassare il capo) rendendo difficoltosa l’esecuzione delle abituali attività quotidiane. Il mal di testa è associato a sintomi come nausea, vomito e ipersensibilità a luci, rumori e odori, costringendo spesso chi ne soffre a ricercare sollievo in un ambiente buio e silenzioso durante l’attacco.

Cause: Oggi si ritiene che l’eziologia del disturbo possa essere ricondotta ad un’interazione tra corredo genetico, fattori ambientali e alimentazione (patologia multifattoriale). Inoltre, alcune condizioni psicologiche sono tipicamente associate all’emicrania, tra cui la depressione e l’ansia.

Pertanto, i fattori scatenanti possono essere identificati in diverse macroaree, che vanno dagli stimoli emotivi (stress, ansia, depressione ecc), agli stimoli fisici e fisiologici (stanchezza, luci intense o lampeggianti, scarsa qualità del sonno, reazioni allergiche ecc), alimenti (digiuno, disidratazione, bevande alcoliche, eccesso di caffeina, cioccolato, formaggi stagionati, ecc), fattori ambientali (esposizione al fumo passivo, eccessiva esposizione al sole ecc), variazioni ormonali femminili, fino ad arrivare ad alcuni tipi di farmaci.

Possibili rimedi

#1 riconoscerne i segnali d’allarme: Come abbiamo visto, i fattori scatenanti potrebbero essere i più disparati: comprendono alcune modifiche nelle abitudini quotidiane, come dormire troppo poco o andare a letto a ore insolite, saltare i pasti oppure mangiare in orari irregolari, oppure possono riguardare le luci molto intense o i rumori molto forti, o ancora situazioni particolarmente stressanti o ansiogene e così via . Ogni persona dovrebbe imparare a riconoscere i propri. Questi fattori scatenanti sono chiamati trigger, perchè agiscono come inneschi per quella che possiamo considerare una vera e propria bomba per il cervello.

 

#2 tenere un diario: per individuare più facilmente i trigger è utile tenere un diario in cui si annotano tutti gli episodi di emicrania che si presentano e le condizioni alle quali si manifestano, così da poter valutare la frequenza, l’intensità della patologia e i principali fattori scatenanti. Se, ad esempio, nel nostro diario un certo alimento ricorre è probabile che sia uno dei trigger e, quindi, va eliminato dalla dieta. Lo stesso si deve fare con tutti gli altri fattori che ricorrono prima delle crisi di emicrania.

 

#3 farmaci da banco: se si soffre dell’emicrania in modo cronico, può essere utile consultare un medico, che può prescrivere dei farmaci sotto forma di pillole, degli spray nasali oppure delle iniezioni, efficaci nel ridurre il dolore anche nel lungo termine.

 

#4 psicoterapia: Un altro valido rimedio, soprattutto se ci si rende conto che gli attacchi di emicrania tendono ad essere legati a situazioni stressanti o particolarmente emotive, è rappresentato dalla psicoterapia. Lo psicoterapeuta è in grado di aiutare a collegare gli eventi che, anche inconsapevolmente, possono diventare trigger di un nuovo attacco, a comprendere le cause di questo legame tra evento ed emicrania e, soprattutto, a cercare utili strategie per evitare gli attacchi.

Consulta lo psicologo più vicino a te 

#2 Come Alleviare il Mal di Testa: Emicrania mestruale

Tema particolarmente caro a noi donne sfigate che, una volta al mese, insieme al senso di gonfiore, ai maledetti crampi assassini, ai mal di schiena e agli sbalzi d’umore, siamo costrette anche a sopportare il cosiddetto mal di testa da ciclo, o emicrania mestruale. Questo tipo di emicrania si presenta solitamente con un dolore acuto localizzato su un lato della testa e può accompagnarsi a nausea, vomito o un’eccessiva sensibilità alla luce e ai suoni. La situazione è dura da fronteggiare! La testa diventa pesante come un macigno e ogni operazione risulta più faticosa.

Cause: Si ritiene che i cambiamenti nei livelli degli estrogeni e del progesterone che accompagnano il ciclo mestruale siano responsabili dell’insorgenza delle emicranie. Anche alcuni tipi di pillole anticoncezionali possono essere causa dell’emicrania, per via delle modificazioni nei livelli degli estrogeni che provocano questi farmaci.

Possibili rimedi

#1 Consulta il ginecologo: per escludere eventuali patologie più gravi o possibili controindicazioni di alcune cure e trattamenti naturali.

 

#2 Rimedi naturali: quelli più indicati per l’emicrania mestruale e per i vari sintomi correlati sono il salice bianco, che ha un effetto rilassante sul sistema nervoso, le radici di valeriana, specifiche per combattere il dolore alla testa e gli infusi di passiflora, valeriana o melissa, per favorire il naturale rilassamento.

 

#3 Alimentazione: è un fattore fondamentale, che troppo spesso viene sottovalutato. Eppure esistono alcuni suggerimenti sulla alimentazione più corretta da seguire persino in caso di emicrania mestruale!

Ecco l’infografica:

rimedi per il mal di testa, emicrania mestruale

 

#4 Rilassamento: un rimedio alternativo d’eccellenza è il rilassamento progressivo indotto dalla meditazione e dallo yoga. Queste pratiche aiutano ad eliminare possibili tensioni accumulate nell’organismo, allentando il nervosismo e lo stress (spesso fattori scatenanti dell’emicrania).

 

#5 Farmaci da banco e antidolorifici: Se il mal di testa persiste, si può optare per l’assunzione di farmaci su prescrizione medica. In particolare, un farmaco antinfiammatorio come l’ibuprofene in bustine da sciogliere in acqua risulta molto efficace perché più facilmente assorbibile e, pertanto, dotato di un’azione analgesica più rapida e duratura, contro i sintomi dolorosi. In ogni caso, è bene consultare un medico prima di decidere la giusta terapia e il giusto dosaggio.

Consulta il nutrizionista più vicino a te 

#3 Come Alleviare la Cefalea a Grappolo

La cefalea a grappolo è una delle forme di mal di testa più dolorose.

I dolori sono localizzati su un solo lato del capo e solitamente si concentrano attorno all’occhio. Si possono accompagnare spesso ad una congestione nasale, ad un abbassamento delle palpebre oppure ad un gonfiore degli occhi. Questi attacchi di feroce dolore si ripetono ciclicamente: le fasi attive, chiamate appunto “grappoli”( o “cluster”) durano da settimane a mesi e si alternano a lunghi periodi di remissione spontanea, privi di dolore. Durante le fasi attive, o grappoli, gli attacchi sono frequenti e ravvicinati (si verificano ad intervalli di tempo piuttosto brevi), e tendono a presentarsi in determinati momenti del giorno. Il singolo episodio può durare da 15 minuti a 3 ore.

Cause: la causa esatta delle cefalee a grappolo è tuttora sconosciuta. L’insorgenza di questo tipo di cefalea è spesso associata ad un rilascio dell’istamina (un composto chimico che accompagna spesso le reazioni allergiche) oppure alla rilascio della serotonina, un neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale. Anche il malfunzionamento dell’ipotalamo potrebbe giocare un ruolo centrale, il che potrebbe spiegare la natura ricorrente e ciclica degli attacchi.

I fattori di rischio sono stati individuati nell’assunzione di alcool, fumo e sostanze psicoattive, nell’esposizione a fattori di forte stress, nell’alterazione dei cicli sonno-veglia, nell’esposizione a luce particolarmente luminosa e ad alcuni tipi di odori, oppure a fonti di calore troppo intense e nei forti sforzi fisici.

 Possibili rimedi

#1 Inalazione di ossigeno: si effettua tramite una mascherina e solitamente allevia il dolore nell’arco di 15 minuti. Si tratta di una terapia sicura e poco costosa, tuttavia molti pazienti la trovano scomoda, poichè nei periodi attivi ci si dovrebbe sempre ricordare di portare con sè la bombola di ossigeno. Sono in commercio bombolette portatili, più piccole, ma alcuni pazienti le trovano comunque poco pratiche. A volte l’ossigeno non è in grado di impedire l’attacco, e si limita a rinviarlo: il mal di testa, quindi, potrebbe ripresentarsi.

 

#2 Triptani: sono dei medicinali specifici – disponibili sotto forma di iniezione, spray nasale oppure in pillole – ritenuti efficaci come trattamento delle cefalee a grappolo. Questi farmaci riescono ad agire sul dolore entro 10-15 minuti. Vengono spesso usati anche per curare l’emicrania.

 

#3 Terapie preventive: Si tratta di farmaci che devono essere somministrati solo sotto il controllo di uno specialista e devono inserirsi all’interno di un protocollo terapeutico che inizia con l’esordio della cefalea a grappolo e che deve proseguire per l’intero periodo in cui questa occorre. Alcuni farmaci utilizzati nella prevenzione della cefalea a grappolo includono i corticosteroidi (usati per trattamenti a breve termine), l’ergotamina (assunta in particolar modo per prevenire gli attacchi notturni), i calcio-antagonisti (che agiscono sulla pressione sanguigna), il carbonato di litio (adottato per la forma cronica). Tutti i farmaci usati per prevenire o gestire sul momento la cefalea a grappolo presentano potenziali effetti collaterali e possono non essere adatti a persone affette da altre condizioni patologiche. Pertanto è assolutamente necessario consultare un medico per la prescrizione del giusto farmaco.

 

#4 Stile di vita: Oltre alla ricerca del farmaco esatto, c’è molto altro ancora che possiamo fare per gestire il problema. Mi riferisco a determinati comportamenti salutari da adottare. Ecco una serie di piccole dritte che vi condiglio di tenere a mente durante i grappoli:

rimedi per il mal di testa, la cefalea a grappolo

#4 Come Alleviare il Mal di Testa da Sinusite

La sinusite comporta un dolore acuto che interessa in genere tutto il viso, in particolar modo, però, si localizza nelle zone del naso, occhi, zigomi, fronte e dentatura superiore. Spesso si accompagna ad altri sintomi, come febbre, raffreddore, congestioni, fuoriuscita di secrezioni molto dense dal naso.

Cause: La sinusite è un’infiammazione dei seni paranasali. Se il drenaggio del muco è ostacolato, i microrganismi ristagnano all’interno dei seni. Le sinusiti possono insorgere in seguito a raffreddori, infezioni, o anche in seguito ad un indebolimento del sistema immunitario; oppure per via di fattori stutturali, come una deviazione del setto nasale. Alcuni fattori di rischio per lo sviluppo della sinusite comprendono la presenza di asma, allergie oppure un’esposizione frequente ad agenti inquinanti o a sostanze chimiche irritanti.

Possibili rimedi

#1 Alimentazione corretta: Può essere d’aiuto aumentare l’apporto di vitamina C, contenuta in agrumi, kiwi, broccoli, mango, patate, pomodori, ribes nero, spinaci. Potrebbe essere utile, invece, ridurre il consumo di latticini, come latte intero, formaggi stagionati, mascarpone, panna e gelati alle creme, tutti alimenti che aumentano la produzione di muco, fattore peggiorativo della sinusite.

rimedi al mal di testa da sinusite

 

#2 Inalazioni  di vapore di acqua calda: Altro utile rimedio che si può ottenere sia mediante il vaporizzatore, sia utilizzando anche una semplice pentola. All’acqua bollente è possibile aggiungere un olio essenziale, come quello di eucalipto o quello di menta: copritevi il capo con un asciugamano e inspirate per 3 minuti consecutivi, interrompete e continuate a inspirare finché l’acqua sprigionerà vapore  Inoltre, anche l’uso degli umidificatori dell’aria può fornire sollievo.

 

#3 Farmaci: Spesso i medici, per i dolori dovuti alla cefalea, consigliano antidolorifici da banco, farmaci decongestionanti o spray nasali con soluzione salina. Esistono anche dei kit per l’irrigazione nasale che aiutano a liberare il passaggio del setto nasale, riducendo l’infiammazione da sinusite. Se la sinusite è dovuta ad un’infezione batterica, invece, vengono prescritti gli antibiotici oppure i corticosteroidi nasali (spray nasali). Chiaramente, prima di assumere qualsiasi tipo di farmaco sarebbe opportuno consultare un medico.

#5 Come Alleviare la Cefalea da abuso di farmaci

Sembra paradossale, ma anche i farmaci che utilizziamo nella speranza di alleviare i dolori possono esserne essi stessi la causa. Il mal di testa dovuto ad abuso di farmaci è riconoscibile perchè è quasi permanente. E’ proprio questa assenza di intervalli liberi dal dolore che consente di distinguerla con facilità dalla crisi emicranica. Il mal di testa da abuso di farmaci si manifesta come un dolore diffuso, il cosiddetto “cerchio alla testa”.

Cause: Ebbene sì, l’uso eccessivo di antiemicranici, sia da banco che da prescrizione, può in realtà peggiorare e perpetuare il mal di testa, causando la cosiddetta cefalea da abuso di farmaci. Quasi tutti i pazienti che presentano questo problema, infatti, hanno alle spalle una lunga storia di mal di testa di altro tipo (ad esempio emicrania) che li ha indotti ad un regolare utilizzo di farmaci analgesici e antiemicranici. Ogni farmaco possiede delle soglie specifiche che ne determinano il sovradosaggio. In ogni caso, assumere gli antidolorifici da banco per piú di un paio di giorni alla settimana, potrebbe già essere sufficiente per sviluppare una cefalea da abuso di farmaci.

Possibili rimedi

Beh, in questo caso il rimedio è piuttosto ovvio.  Indispensabile ridurre l’assunzione degli antidolorifici da banco oppure sospendere del tutto il loro utilizzo. La cefalea in questo caso può subire un’acutizzazione prima di svanire del tutto ed è possibile sperimentare anche alcuni effetti collaterali, come nausea, costipazione, vomito, ipersudorazione e insonnia. Più raramente occorrono anche sintomi come tachicardia, vertigini, allucinazioni e incubi. Ma perseverando nell’astensione farmacologica i sintomi scompaiono progressivamente in due settimane circa.

Si tratta, quindi, di un procedimento delicato, che deve seguire un protocollo:

  • All’interruzione dei farmaci deve seguire un adeguato regime farmacologico di disintossicazione per attenuare e infine eliminare i sintomi da astinenza; la disintossicazione può avvenire tramite idratazione per endovena, antiemetici, corticosteroidi, tranquillanti, neurolettici e farmaci anticefalea basati su principi d’azione diversi da quelli usati dal/dalla paziente. Quindi risulta indispensabile rivolgersi al proprio medico di fiducia prima dell’interruzione.
  • L’ospedalizzazione può essere consigliata per i pazienti che non riescono ad interrompere l’assunzione dei farmaci da soli a casa, e in caso di concomitante depressione e in caso di abuso di barbiturici e oppioidi. al contrario, quando l’intossicazione è determinata da semplici analgesici in pazienti ben motivati a risolvere il problema, e senza elevati livelli di ansia e/o depressione, si può optare per una cura a domicilio.     EBM

#6 Come Alleviare il Mal di Testa da Tensione

Questo è probabilmente il mal di testa più comune. La cefalea da tensione colpisce infatti 3 adulti su 4 e comporta un dolore da medio a severo, che solitamente si manifesta come una sensazione di schiacciamento che coinvolge entrambi i lati della testa. A differenza dell’emicrania, le cefalee tensive non sono accompagnate da inabilità funzionale, nausea o avversione alla luce (fotofobia), e non sono aggravate dall’attività fisica, dagli stimoli luminosi, dai suoni o dagli odori. La cefalea da tensione solitamente si risolve in tempi abbastanza brevi: può avere una durata che va dai 20 minuti fino alle 2 ore.

Cause: Il disturbo dipende principalmente dalla contrazione involontaria e continua dei muscoli del collo e delle spalle, associata a condizioni di affaticamento e tensione. Infatti le persone che sono solite assumere posizioni scorrette (per motivi legati magari allo studio o al lavoro), irrigidendo per questo i muscoli di collo, spalle e testa, tendono a sperimentare la cefalea tensiva con maggiore frequenza.

I principali fattori scatenanti della cefalea tensiva sono gli eventi stressanti, il turbamento nervoso, l’ansia e la depressione; per questo, la condizione viene spesso considerata un disturbo psicosomatico. Le persone che si trovano ad affrontare un periodo traumatico o particolarmente stressante, coloro che non riescono a gestire in modo funzionale le proprie emozioni e che quindi sperimentano di frequente stati di ansia e depressione, possono infatti tendere a scaricare la propria tensione accumulata a livello delle spalle, contraendo le fasce muscolari di collo e testa; questo sforzo involontario, ma continuo, si traduce in un attacco di cefalea.

Possibili rimedi

#1 Individuare i fattori responsabili: Anche in questo caso risulta molto utile individuare i trigger della cefalea da tensione. Un’idea potrebbe quindi essere quella di scrivere un diario, annotando ogni qual volta emergono i sintomi della cefalea e provando a capire a cosa possono essere dovuti in ogni circostanza. In questo modo potremo evitare i trigger, cioè i fattori scatenanti che abbiamo individuato. Ad esempio, potremmo renderci conto che il nostro mal di testa è soprattutto dovuto a una grande mole di stress accumulata durante la giornata, magari a causa di tanti piccoli conflitti quotidiani. In questo modo, potremo iniziare ad individuare quali sono i conflitti evitabili, sia sul lavoro, sia in famiglia, e tutte quelle situazioni che inducono ansia e stress, principali cause di cefalea tensiva. A volte potrebbe essere sorprendentemente già sufficiente pianificare e organizzare la giornata in anticipo, così da doverci semplicemente attenere ad un programma, evitando in tal modo inutili tensioni che potrebbero accavallarsi durante la giornata.

 

#2 Rivolgersi ad uno psicologo: che ci aiuti a capire che legami esistono tra gli eventi che viviamo, quello che pensiamo e le nostre sensazioni fisiche potrebbe rivelarsi un’ottima soluzione al problema.  

 

#3 Dedicarsi del tempo: è consigliabile ritagliarsi ogni giorno del tempo e degli spazi da dedicare alle attività che si preferiscono, come leggere un libro, iscriversi a un corso di ballo o guardare la tv. Anche rispettare i ritmi sonno-veglia e praticare un’attività fisica regolare risulta fondamentale.

 

#4 Tecniche di rilassamento: praticare tecniche di rilassamento come yoga o meditazione può rivelarsi un potente analgesico naturale.

 

#5 Rimedi farmacologici: Per la maggior parte delle forme tensive da lievi a moderate, si utilizzano analgesici (come il paracetamolo) e gli antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene, il naprossene, il diclofenac e l’acido acetilsalicilico. Spesso vengono somministrati anche ansiolitici e antidepressivi, quando il mal di testa è chiaramente associato ad eventi particolarmente stressanti, stati di ansia o depressione. Chiaramente, in questi casi risulta indispensabile rivolgersi ad un medico.

#7 Come Alleviare il Mal di Testa da Astinenza da Caffeina

Esatto: si può diventare dipendenti dal caffè. E come ogni dipendenza che si rispetti, anche quella da caffeina comporta tutta una serie di sintomi che si presentano quando si decide di sospendere l’assunzione della sostanza. Il mal di testa da astinenza di caffeina, quindi, è un tipo di cefalea che scaturisce da un’interruzione di un consumo massiccio e frequente di cibi, bevande o medicinali, contenenti caffeina. Come possono testimoniare gli abituali consumatori, l’impossibilità di poter assumere la bevanda oppure il cibo caffeinato di preferenza, risulta spesso nella comparsa di un mal di testa molto fastidioso.

Cause: Quando si assume caffeina aumenta la pressione sanguigna. Quando la caffeina sparisce dal sangue, la pressione diminuisce a un tasso rapido e questo provoca il mal di testa.

Possibili rimedi

Solitamente le cefalee da astinenza da caffeina sono temporanee, e alcune volte è semplicemente sufficiente attendere che il dolore cessi da solo. Prendere una bevanda contenente della caffeina, può aiutare a limitare il dolore. Se però si ha l’obiettivo di ridurre il consumo di caffeina, la graduale sospensione risolverà il dolore nel corso del tempo.

#8 Come Alleviare il Mal di Testa da Sesso

Non te lo aspettavi? E invece addirittura il sesso può essere causa di atroci mal di testa. Il mal di testa che colpisce durante i rapporti sessuali è formalmente noto come cefalea coitale, e si manifesta come un dolore molto intenso e lancinante, che avviene in concomitanza con l’eccitazione sessuale. Più precisamente, aumenta proporzionalmente con l’incremento dell’eccitazione sessuale (cefalea preorgasmica) o esordisce durante o subito dopo l’orgasmo (cefalea orgasmica).
Il dolore inizia a partire dalla base del cranio e si espande alla zona della fronte e degli occhi, e si associa ad una contrattura del collo e/o della mandibola. Per alcune persone, la cefalea coitale insorge sotto forma di un impeto di dolore acuto che precede o accompagna l’orgasmo.

In genere non è motivo di preoccupazione. Tuttavia, nei casi in cui è persistente e si accompagna a perdita di coscienza, vomito, rigidità del collo e altri sintomi neurologici è opportuno consultare il proprio medico per escludere la presenza di problemi cardiovascolari.

Cause: Solitamente questo fenomeno è piú frequente nelle persone che soffrono normalmente di emicrania. Le cefalee coitali non sono associate a particolari condizioni sottostanti (anche se può essere utile consultare un medico per escludere eventuali altre cause). Tuttavia sembra che il disturbo dipenda dall’aumento della pressione arteriosa che accompagna l’eccitazione sessuale e dall’orgasmo.

Possibili rimedi

Purtroppo non abbiamo molte scelte: l’unica cosa che possiamo fare è provare a non avere rapporti in condizioni di stanchezza o di stress.

Per quanto riguarda i farmaci, è possibile rivolgersi ad un medico che potrà prescrivere un analgesico da assumere subito prima del rapporto, in modo da ridurre il rischio che il mal di testa si presenti.

#9 Come Alleviare il Mal di Testa da Freddo

Avete presente quando, subito dopo aver ingurgitato una grande quantità di gelato, arriva quella sensazione quasi di stordimento? Si parla proprio della cefalea da freddo. La sensazione si accompagna, solitamente, ad un dolore che si manifesta tipicamente nella zona della fronte oppure dietro la zona oculo-nasale. Questo tipo di mal di testa si manifesta spesso proprio nel momento in cui si mangiano dei cibi particolarmente freddi o ghiacciati.

Cause: Il cosidetto “brain freeze” accade perchè mangiare del cibo particolarmente ghiacciato può provocare una rapida dilatazione dell’arteria cerebrale anteriore e un conseguente rapido afflusso di sangue nel cervello, che si traduce nella sensazione di un dolore repentino.

Possibili rimedi

In questo caso il rimedio è abbastanza ovvio! Basta evitare il consumo di cibi eccessivamente freddi, oppure mangiarli lentamente in modo da far riscaldare l’alimento in bocca prima di ingoiarlo. Se dovesse insorgere il dolore, può essere utile tenere  la lingua  rivolta verso il palato duro, nella parte superiore della cavità orale. In alternativa è sufficiente bere una bevanda piú calda subito dopo.

#10 Come Alleviare il Mal di Testa da Disidratazione

Quando l’organismo si trova in una condizione di disidratazione è probabile avvertire un dolore che coinvolge praticamente tutte le zone della testa – la zona laterale, la zona frontale oppure la zona posteriore. L’atto di camminare, muovere la testa oppure piegarla, può peggiorare la percezione del dolore.

Cause: Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che quando si è disidratati, i vasi sanguigni localizzati nella testa si restringono per cercare di regolare i livelli dei fluidi corporei. Questo fenomeno rende piú difficile all’ossigeno e al flusso sanguigno di raggiungere il cervello, provocando quindi la comparsa della cefalea.

Possibili rimedi

Ovviamente qui la questione è tenere l’organismo ben idratato. Si può infatti rimediare al mal di testa semplicemente bevendo dell’acqua, oppure scegliendo una bevanda arricchita di elettroliti. L’acqua di cocco è particolarmente indicata per reidratare il corpo. Per prevenire la comparsa di cefalee da disidratazione è molto importante prestare attenzione ai livelli di idratazione dell’organismo. È importante verificare che l’urina sia di un colore giallo pallido e ricordare di bere maggiori quantità di acqua nelle giornate particolarmente calde oppure se si tende a sudare molto.

#11 Come Alleviare la Cefalea da Mal di Denti

Questo particolare tipo di mal di testa comporta la percezione di dolore localizzato nella zona dietro gli occhi, la  sensazione di muscoli mascellari dolenti oppure disagio nell’articolazione delle giunture della mascella-mandibola. Spesso, quando si soffre di una cefalea associata al mal di denti, si prova dolore anche solo a toccare la testa oppure il cuoio capelluto. Talvolta  il disturbo colpisce anche l’orecchio e può associarsi, aggravandole, a patologie interne o esterne, come otiti o foruncolosi.

Cause: La cefalea da mal di denti insorge per la presenza di alcuni fattori stressanti che coinvolgono la dentatura e la mascella-mandibola.

Spesso il diretto responsabile di questo mal di testa è il cosiddetto bruxismo, ovvero l’abitudine di serrare o digrignare i denti involontariamente, soprattutto durante il sonno o nei periodi di maggiore stress o tensione. In altri casi, la cefalea da mal di denti può essere causata da generici problemi di malocclusione dentale o per via di problemi legati alla mandibola come le disfunzioni nell’articolazione temporomandibolare.

Possibili rimedi

Spesso l’atto di digrignare i denti è legato a percezioni di ansia o stress. Per questo motivo le tecniche di rilassamento possono essere molto utili per alleviare la tensione dei muscoli facciali e mandibolare, diminuendo cosí il rischio che si scateni la cefalea. Esistono anche degli esercizi mirati al rilassamento della mandibola oppure si può ricorrere agli impacchi di ghiaccio per attutire il dolore.

Tuttavia, può essere necessario rivolgersi ad un dentista per risolvere eventuali problemi della dentatura e della mandibola.

Consulta il dentista più vicino a te 

Take away

Non tutti i mal di testa sono uguali. Ogni cefalea ha la sua causa e il suo rimedio. La prima cosa da fare, quindi, è riconoscere il nostro tipo di mal di testa, per poter trovare il giusto rimedio.

In ogni caso, è sempre consigliabile analizzare il proprio stile di vita per determinare i possibili fattori scatenanti. Sono universalmente riconosciuti i benefici derivanti da un regime sonno-veglia regolare, da una dieta alimentare equilibrata, dalla pratica costante di esercizio fisico, e tutti questi fattori possono essere di grande aiuto per prevenire e gestire al meglio l’insorgenza delle cefalee.

I rimedi illustrati in questo articolo sono, in genere, in grado di portare sollievo a queste forme di mal di testa, che sono piuttosto comuni.

Detto questo, se il mal di testa persiste nonostante i rimedi, e arriva a compromettere lo svolgimento delle attività quotidiane, è consigliabile richiedere un consulto medico per  scoprire la causa del dolore e progettare un piano di trattamento personalizzato.

Consulta il neurologo più vicino