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Stando alla mia bacheca di Facebook, sono tutti perennemente felicissimi e stanno tutti sempre facendo attività superfighe. Ma a volte mi chiedo: dietro quei sorrisoni smaglianti ci sarà davvero tutta questa felicità costante?

Il mondo intero è perennemente felice, e io sono l’unica ad avere alti e bassi (sempre più bassi, ad essere onesti)?

A quanto pare no. Leggendo le statistiche più aggiornate, ho scoperto che in Italia le persone con depressione si aggirano intorno ai 3 milioni, e la situazione peggiora nel resto d’Europa. Insomma, tutta questa felicità perenne pare non essere poi così autentica.

E allora forse non ci resta che prendere atto del fatto che non si può essere sempre felici e contenti. Neppure nei film, del resto, vediamo protagonisti privi di problemi…o nessuno li guarderebbe!

Ma perché  è normale non essere sempre felici? Ecco qualche motivo che forse non ci aspettavamo:

1. Una Questione Neurobiologica

 

Tra gli altri motivi, pare che non si possa essere sempre felici anche perchè alcune componenti della felicità sono inscritte nel proprio corredo genetico, e quindinon possono essere sottoposte ad un controllo consapevole. Ecco spiegato il motivo per il quale alcune persone appaiono, di per sè, piú felici rispetto ad altre.

“Le persone posssiedono differenti livelli di felicità, questo è normale” spiega Alex Korb, Ph.D., ricercatore alla UCLA e autore del libro “Andare Su Per La Spirale: Come Le Neuroscienze Possono Invertire Il Decorso della Depressione, Un Piccolo Passo Alla Volta”. Il cervello di alcune persone risulta maggiormente responsivo agli eventi positivi rispetto a quelli negativi e viceversa. Queste differenze spiegano perchè alcune persone tendono a sentirsi piú felici per un tempo maggiore rispetto ad altre.

2. Tutte Le Emozioni Sono Utili

A volte circola l’idea per la quale esistono delle emozioni considerate “positive” ed altre considerate “negative”, e quindi da evitare. Quello che bisogna capire, invece, è che tutte le emozioni provate sono non solo perfettamente normali, ma anche indispensabili per la nostra sopravvivenza, in quanto ognuna ha uno scopo preciso e delle specifiche funzioni. Basti pensare, ad esempio, che se i nostri antenati non avessero provato ansia (una delle emozioni che più odiamo), non saremmo neanche qui a parlarne. Quindi è importante provare l’intera gamma degli stati emotivi, non solo per poter sentire di vivere pienamente, ma addirittura per sopravvivere. E invece la nostra aspettativa è quella di poter vivere solo le emozioni più piacevoli e positive. La presenza di quest’aspettativa, connessa al bisogno di provare una felicità costante, diventa essa stessa parte integrante del problema.

Se ci si aspetta di essere sempre felici, qualunque attimo in cui si prova un’emozione diversa dalla felicità diventa insopportabile

3. Il Potere Negativo Dei Paragoni Sociali

Il confronto sociale è un altro motivo che spiega perchè non facciamo i salti di gioia tutti i giorni. Il problema è che ci sentiamo quasi in “obbligo di essere sempre felici”, perchè è così che ci sembrano gli altri. Questo, chiaramente, comporta una bella quantità di insoddisfazione personale e di infelicità. Sono i social media, in particolar modo, ad influenzare l’aspettativa riguardo al senso di felicità costante. Per quanto si possa intuire che tali aspettative risultino eccessive rispetto alle possibilità reali, si tende comunque a risentirne negativamente.

Ogni volta che guardiamo foto postate dai nostri “amici” su Facebook (persone con cui probabilmente non abbiamo nessun legame) tendiamo inconsapevolmente a paragonare il nostro stato emotivo interiore al modo in cui ci appaiono (esteriormente) loro. In questo modo aumenta, inoltre, la percezione di disconnessione rispetto agli altri e questo, secondo un inevitabile circolo vizioso, non fa che aumentare il nostro senso di frustrazione e irritazione personale.

 

Consigli sulla Felicità

Il fatto che non si possa essere sempre felici non vuol dire che automaticamente siamo condannati al pessimismo cosmico. Fortunatamente, esistono molti modi per essere felici. L’importante è prendere le cose con la giusta dose di razionalità e consapevolezza. Ecco alcuni consigli, naturali conseguenze di quanto abbiamo detto finora:

#1 Niente Paragoni

Bisogna liberarsi dell’esigenza di fare dei paragoni con gli altri. Pensiamo all’attività di un atleta corridore, focalizzato a raggiungere il suo record personale. Similmente, si possono stabilire degli standard personali per i livelli di felicità desiderati e ci si può concentrare sul loro raggiungimento, senza lasciare che la vita degli altri funga da distrazione.

#2 Rapporti Reali

Ogni tanto, scolleghiamoci dalla rete. La tecnologia e i social network hanno un ruolo molto importante nelle nostre vite, ma non si può essere felici senza la possibilità di sentire una connessione umana autentica con le altre persone

#3 Accettazione

La parola chiave? Accettazione! Dal momento che siamo esseri umani, siamo destinati a provare tutta la gamma di emozioni previste per noi. Ci saranno momenti di tristezza, di ansia, di angoscia, così come momenti di sorpresa, di gioia ed euforia. Si tratta semplicemente della nostra esperienza, momento per momento, e non possiamo far altro che accettarla in quanto tale.

#4 Prova Gratitudine

Focalizziamoci sulle dimensioni della vita per le quali proviamo un senso di gratitudine e riconoscenza verso gli altri. A volte basta fermarsi un attimo a riflettere, o prendersi qualche minuto per stilare una lista, per sorprenderci di quante cose diamo per scontate nella nostra vita e per cui dovremmo essere grati.

#5 Obiettivi Chiari

È necessario, inoltre, stabilire degli obiettivi personali a lungo termine. Sentire di avere uno scopo nella vita – che sia rispetto alle persone che sono intorno a noi, rispetto ad una causa personale che si percepisce come importante, rispetto ad un lavoro oppure una religione – ci permette di non risentire eccessivamente di eventuali scoraggiamenti quotidiani e ci aiuta a mitigare eventuali  fluttuazioni emotive nell’immediato .

Tiriamo Le Somme

Nessuno potrà mai raggiungere un perenne stato di felicità euforica. È importante sapere che non c’è niente di male nel sentirsi periodicamente giù di morale. La frustrazione, la rabbia e la tristezza, come tutte le altre emozioni, fanno parte della normale pienezza della vita.

Vivere in un mondo dove si tende a credere di dover essere felici 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, anzi, può portare a risentire dell’effetto opposto.

Ciononostante, se ci si sente eccessivamente giú di morale nella propria vita, è importante riconoscere la differenza tra livelli di felicità “mediocri” e l’insorgere di una vera e propria depressione. Sentirsi continuativamente tristi, ansiosi o vuoti per un periodo superiore a 2-3 mesi all’anno, potrebbe essere un segnale da non sottovalutare per cercare un aiuto professionale.

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