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Il rischio è la possibilità misurabile (quindi Probabilità) che un processo, durante lo svolgimento o al suo termine, non vada così come progettato.

Il rischio di processo

Misura la dispersione di un risultato osservato, rispetto ad un valore medio, il cosiddetto “risultato atteso”.

Consente di confrontare i risultati del processo in esame, rispetto a valori presi come riferimento plausibile (es. rischi similari, valori regionali o nazionali, standard internazionali, ecc.).

Esempio. Nel caso della tracciabilità del consenso informato, ad esempio, il processo è la compilazione corretta del documento.

 

Il rischio di parametro

Misura la dispersione degli errori nelle assunzioni (parametri), rispetto alla media.

Potrebbe, ad esempio, verificarsi che il processo rispetti il risultato atteso, ma solo perché è errata la definizione dello standard di “correttezza”, inficiando un risultato del processo apparentemente soddisfacente. (Il parametro è che tutti gli atti invasivi abbiano il modulo correttamente compilato.)

Esempio. Soddisfatto il rischio di processo e di parametro, nel sistema «consenso informato» il rischio è sotto controllo? NO! Ovvero, se nel 100% delle cartelle cliniche (rischio di parametro) vi è presente il modulo di testimoniabilità del consenso informato (rischio di processo), in generale il «rischio consenso informato» è sotto controllo?

 

Il rischio di modello

Misura la dispersione degli errori riconducibili alla mancanza di efficacia del processo.

Quest’ultimo “step” mi permette di fare delle valutazioni, e quindi dei calcoli, in merito ai possibili casi di inefficacia del processo, casi che facilmente si verificheranno proprio nelle situazioni più spinose, che potrebbero dar luogo alle richieste di risarcimento più rilevanti.

Esempio. Nel caso di prima, l’informazione non ricevuta, anche in presenza di modulo firmato.