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Tutti sappiamo che al sistema immunitario dobbiamo moltissimo, perchè ci difende quotidianamente dall’assalto di “invasori esterni”, come virus, batteri o altre sostanze che potrebbero danneggiarci.

Eppure, come tutte le cose nella vita, ogni tanto anche il sistema immunitario “fa cilecca”. Può succedere, infatti, che invece di aggredire i patogeni esterni, se la prenda proprio col nostro organismo. Quando questo succede, possiamo parlare di malattia autoimmune.

Negli individui con una malattia autoimmune, infatti, il sistema immunitario riconosce come estranei alcuni organi interni al corpo umano, e quindi li attacca, comportando un loro danneggiamento, più o meno consistente.

Esistono diverse malattie autoimmuni, che colpiscono organi diversi e che quindi presentano sintomatologie specifiche per ognuna di esse. Spesso colpiscono in misura maggiore le donne (sempre le solite sfigate!) e sono tutte croniche, quindi necessitano di costanti terapie e controlli.

Raccontate così, le malattie autoimmuni potrebbero sembrare una strana sindrome, rara e distante da noi. Eppure sono più comuni di quanto si possa pensare.

Un esempio? Avrete sentito parlare della bella modella Gigi Hadid, spesso criticata per la sua eccessiva magrezza. Ebbene, la star si è ritrovata persino a giustificarsi del suo repentino cambiamento fisico che, a quanto pare, sarebbe dovuto proprio ad una malattia autoimmune: la malattia di Hashimoto, di cui parleremo a breve.

Cosa leggerai nell'articolo

Le Cause delle Malattie Autoimmuni

Purtroppo ancora troppo poco si sa sull’eziologia delle malattie autoimmuni. Tuttavia, la comunità scientifica è concorde nell’affermare che tutte le malattie autoimmuni abbiano in comune la predisposizione genetica dell’individuo.

A questa, però, si aggiungono dei fattori scatenanti, che cambiano in base alla malattia e che solo in parte sono conosciuti. Le ipotesi, a seconda del tipo di malattia autoimmune, vanno da alcune infezioni batteriche o virali, all’assunzione di determinati farmaci, all’esposizione a particolari sostanze irritanti chimiche o ambientali, ma riguardano anche le abitudini di vita.

In questo articolo, quindi, ci concentreremo in particolar modo su tutti i fattori di rischio delle malattie autoimmuni, in un’ottica preventiva, e su tutte le analisi da fare per rilevarle velocemente.

DIABETE MELLITO DI TIPO I

Il diabete mellito di tipo I (diverso dal diabete di tipo 2, che si acquisisce solitamente in età più avanzata ed è favorito da cattive abitudini alimentari) è una malattia caratterizzata da una grave insufficienza (talvolta mancanza) di insulina, un ormone prodotto dal pancreas. Tale carenza è dovuta ad una reazione autoimmune che distrugge le cellule pancreatiche adibite alla produzione di questo ormone. La terapia, infatti, non è altro che la somministrazione quotidiana di insulina sintetica, in concomitanza coi pasti. La terapia dura per tutta la vita. ebm(1)What is Diabetes?

Sintomi

  • Poliuria (aumento delle urine prodotte)
  • Aumento dell’appetito
  • Aumento della sete
  • Perdita di peso
  • Irritabilità e cambiamenti dell’umore
  • Affaticamento e debolezza
  • Annebbiamento della vista

Fattori di Rischio

malattie autoimmuni, diabete

Quando Vedere un Dottore

Se riscontri uno o più sintomi sopracitati, è il caso di parlarne con un medico. Il medico di base può essere il primo step, e ti aiuterà a decidere se e quale altro specialista consultare.

Esami per la Diagnosi

  • Misurazione della glicemia (random o a digiuno). Attraverso le analisi del sangue, vengono rilevate le quantità di glucosio presenti in esso. Se la misurazione è stata fatta in maniera casuale, è necessario un livello di zuccheri ematici superiore a 200 mg/dL, se invece è stata fatta a digiuno, sarà sufficiente un valore superiore a 126 mg/dL.
  • Test dell’emoglobina glicata. Si tratta di un test che dimostra, indirettamente, i livelli medi di glucosio nel sangue nel corso degli ultimi 2 o 3 mesi, misurando la percentuale di zuccheri che si sono legati ad una determinata proteina (l’emoglobina).

 

Lo Specialista

Se hai notato alcuni dei sintomi sopracitati, oppure in famiglia hai casi di diabete di tipo I, lo specialista che ti indicherà gli esami giusti da fare (in genere, quelli appena descritti) e che ti prenderà in cura è l’endocrinologo.

  • Cerca l’endocrinologo più vicino a te 

 

MALATTIE AUTOIMMUNI DELLA TIROIDE

Principalmente, le malattie autoimmuni della tiroide sono due: la Hashimoto e la Basedow e Graves

MALATTIA DI HASHIMOTO

In questa patologia, la tiroide viene danneggiata da anticorpi anomali, che comportano una sensibile riduzione del normale funzionamento della ghiandola. Perciò, possiamo considerare la tiroidite di Hashimoto una delle più comuni cause di ipotiroidismo.

Sintomi

  • Debolezza e facile affaticamento
  • Intolleranza al freddo
  • Stitichezza
  • Pelle secca e pallida
  • Perdita di capelli
  • Aumento di peso
  • Depressione
  • Perdita di memoria
  • Prolungati o eccessivi cicli mestruali
  • Fragilità delle unghie
  • Rigidità muscolo-articolare
  • Voce rauca
  • Viso gonfio

La sintomatologia è estremamente eterogenea e varia a seconda dello stadio della malattia. Ai primi stadi, i sintomi più frequenti possono essere, ad esempio, debolezza e facile affaticamento, che potrebbero essere facilmente confusi con altre condizioni, come la vecchiaia o malesseri passeggeri. I sintomi più invalidanti, invece, iniziano a comparire agli stadi più avanzati della malattia.

Due segni che il vostro medico potrebbe rilevare sono la bradicardia (cuore che batte più lentamente) e l’ipercolesterolemia (livelli più alti di colesterolo nel sangue).

Inoltre questa condizione potrebbe associarsi alla comparsa di gozzo, un rigonfiamento della parte anteriore del collo, causato da un progressivo aumento di volume della tiroide, che serve a compensarne la diminuita funzionalità. Ne possono derivare problemi respiratori e di deglutizione.

ebm(2)

Fattori di Rischio

Malattia di hashimoto

Quando Vedere un Dottore

In particolare, sarebbe bene rivolgersi ad un medico se si riscontrano sintomi come frequente stanchezza senza un apparente motivo, costipazione, pelle secca, viso gonfio.

Esami per la Diagnosi

  • Esami ormonali. Si tratta di analisi del sangue che misurano i livelli ematici degli ormoni tiroidei (fT3 e fT4) che risulteranno, in caso di malattia, diminuiti; e di un ormone ipofisario (TSH) deputato alla stimolazione della tiroide, che in caso di malattia sarà aumentato, per un meccanismo compensatorio.
  • Esami anticorpali. Si tratta sempre di analisi del sangue, che in questo caso rilevano la presenza di anticorpi diretti contro un enzima tiroideo, e che quindi dimostrano la presenza di una reazione immunitaria contro questo organo.

 

Lo Specialista

Se ti è capitato di notare i sintomi sopracitati, potrebbe essere utile consultare, anche in questo caso, un endocrinologo.

  • Cerca l’endocrinologo più vicino a te 

 

MALATTIA DI BASEDOW E GRAVES

Al contrario della sindrome di Hashimoto, la malattia di Basedow e Graves consiste in un disturbo del sistema immunitario che provoca un iperfunzionamento della tiroide (il cosiddetto ipertiroidismo). Anche se tante altre malattie possono portare all’ipertiroidismo, il morbo di Basedow e Graves è la causa più comune di questa condizione. Gli obiettivi principali del trattamento sono l’inibizione della sovrapproduzione di ormoni tiroidei, per ridurre la gravità dei sintomi, che possono, a lungo andare, andare ad influenzare il benessere quotidiano.

Sintomi

  • Ansia e irritabilità
  • fini tremori a mani o dita
  • Sensibilità al calore
  • Aumento della sudorazione
  • Perdita di peso
  • Ingrandimento della tiroide
  • Cambiamenti nel ciclo mestruale
  • Disfunzione erettile o riduzione della libido
  • Frequenti movimenti intestinali
  • Occhi sporgenti (Oftalmopatia di Graves)
  • Aumento di affaticamento
  • Pelle rossa e spessa, di solito sul dorso del piede o sullo stinco (Dermopatia di Graves)
  • Palpitazioni irregolari
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Fattori di Rischio

Malattia di Basedow e Graves

Quando Vedere un Dottore

La sintomatologia tipica della malattia di Graves, in realtà, potrebbe essere caratteristica anche di numerose altre malattie. Se riscontri due o più sintomi tra quelli appena descritti, rivolgiti al tuo medico di base, per una diagnosi accurata. In particolar modo, è importante rivolgersi ad un medico in presenza di segni e sintomi cardiaci, come battito cardiaco rapido o irregolare, oppure se si sviluppa perdita della vista.

Esami per la Diagnosi

  • Esami ormonali. Come nella malattia di Hashimoto si tratta di analisi del sangue che misurano i livelli ematici degli ormoni tiroidei (fT3 e fT4) e dell’ormone tireostimolante (TSH), andranno però letti al contrario:  in caso di malattia aumenteranno i primi e, sempre per lo stesso meccanismo compensatorio, diminuirà il secondo.
  • Esami anticorpali. Si tratta sempre di analisi del sangue volte alla ricerca degli specifici anticorpi alla base del meccanismo fisiopatologico dei questa malattia, ovvero gli anticorpi che attivano i recettori tiroidei.

 

Lo Specialista

Se hai notato alcuni dei sintomi sopracitati, oppure in famiglia hai casi di diabete di tipo I, lo specialista che ti indicherà gli esami giusti da fare (in genere, quelli appena descritti) e che ti prenderà in cura è l’endocrinologo.

  • Cerca l’endocrinologo più vicino a te 

 

PSORIASI

La psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle, cronica e non contagiosa. Quello che accade è che il ciclo di vita delle cellule della pelle si accelera, facendo sì che si accumulino rapidamente sull’epidermide. Le cellule della pelle in più formano squame e macchie rosse pruriginose e talvolta dolorose. Questa malattia va e viene, e può insorgere a qualsiasi età, anche se si registrano più frequentemente due picchi di incidenza: tra i 20 e i 30 anni e tra i 50 e i 60 anni.

Non esiste una cura per la psoriasi, ma è possibile gestire i sintomi. Misure di stile di vita, come idratazione, smettere di fumare e gestire lo stress, possono aiutare. ebm(4)Psoriasis

Sintomi

  • Chiazze e placche rosse di pelle ricoperte da squame biancastre, localizzate soprattutto nelle ginocchia, nella regione sacrale, nei gomiti, nelle mani, nei piedi e nel cuoio capelluto.
  • Piccoli puntini rossi, comuni nei bambini.
  • Pelle secca e screpolata che può sanguinare
  • Unghie ispessite
  • Prurito, bruciore o dolore
  • Articolazioni gonfie e rigide

Fattori di Rischio

malattie autoimmuni. psoriasi

Quando Vedere il Dottore

Se sospetti di avere la psoriasi, innanzitutto consulta il tuo medico di base per una prima valutazione. In particolare, sarebbe bene consultare un dottore se quella che pensi sia psoriasi

  • Provoca disagio e dolore
  • Rende difficili le attività di routine
  • Ti preoccupa per l’aspetto della tua pelle
  • Porta a problemi articolari, come dolore, gonfiore o incapacità di svolgere compiti quotidiani

In tutti questi casi, è molto probabile che la tua sia davvero psoriasi, e che necessiti di un trattamento specifico che possa alleviare, ridurre o eliminare i sintomi.

Esami per la Diagnosi

  • Esame fisico e storia medica. Il medico può valutare se si tratta di psoriasi o meno semplicemente esaminando pelle, cuoio capelluto e unghie, e attraverso l’anamnesi della tua storia medica.
  • Biopsia della pelle. Ogni tanto può capitare che il medico decida di prendere un piccolo campione di pelle (biopsia), che verrà esaminato al microscopio per determinare il tipo esatto di psoriasi e per escludere altri disturbi.

 

Lo Specialista

Se il medico di base conferma i tuoi sospetti, sarebbe bene farsi visitare subito dallo specialista della problematica, che in questo caso è il dermatologo.

  • Cerca il dermatologo più vicino a te 

 

CELIACHIA

La celiachia è una reazione immunitaria al consumo di glutine, una proteina presente nel frumento, nell’orzo e nella segale. Nelle persone con celiachia, il glutine innesca una risposta immunitaria nell’intestino tenue. Col passare del tempo, questa reazione danneggia il rivestimento del piccolo intestino e gli impedisce di assorbire alcuni nutrienti (malassorbimento).

Non esiste una cura per la celiachia, ma per la maggior parte delle persone, seguire una dieta rigorosamente priva di glutine può aiutare a gestire i sintomi e promuovere la guarigione intestinale. ebm(5)Coeliac disease

Sintomi

  • Diarrea
  • Affaticamento
  • Perdita di peso
  • Flatulenza
  • Crampi addominali
  • Gonfiore addominale
  • Stitichezza
  • Nausea e vomito
  • Mal di testa
  • Sintomatologia psicologica come ansia, depressione, irritabilità
  • Anemia da carenza di minerali (Ferro o vitamine)
  • Fragilità ossea

Fattori di Rischio

malattie autoimmuni, celiachia

Quando Vedere un Dottore

Se hai notato problemi intestinali severi come quelli della sintomatologia appena descritta, che durano da più di due settimane, sarebbe il caso di rivolgersi al medico, soprattutto se in famiglia ci sono già altri casi di celiachia. Il primo passo potrebbe essere quello di consultare il medico di base, che poi ti darà le giuste indicazioni per fare tutte le dovute analisi e, nel caso, consultare gli specialisti. In ogni caso, assicurati sempre di consultare un medico prima di iniziare in autonomia una dieta priva di glutine.

In caso dei bambini, è consigliabile consultare il pediatra in presenza di pallore, irritabilità, lentezza nella crescita, pancia gonfia e feci maleodoranti.

Esami per la Diagnosi

  • Test sierologici. Esami che cercano la presenza di anticorpi anti-transglutamminasi nel sangue, il riscontro di elevati livelli di questi indicano una reazione immunitaria al glutine.
  • Test genetici. Altro tipo di analisi del sangue che cercano la presenza di particolari antigeni dei leucociti umani (HLA-DQ2 e HLA-DQ8), i quali potrebbero essere indice di predisposizione a questa patologia.

Gli Specialisti

In questo caso, lo specialista che ti indirizzerà a fare tutti i dovuti esami, e che confermerà o meno i tuoi sospetti sulla celiachia, è il gastroenterologo. Una volta accertato di avere la malattia, arriverà il momento di eliminare il glutine dalla tua dieta. Un esperto nutrizionista potrà aiutarti a trovare una dieta bilanciata, che riesca ad equilibrare ed integrare i nutrienti mancanti.

  • Cerca il gastroenterologo più vicino a te 

  • Cerca il nutrizionista più vicino a te 

SCLEROSI MULTIPLA

La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa progressiva. Il sistema immunitario attacca il sistema nervoso centrale, in particolare la guaina protettiva (mielina) che riveste le fibre nervose causando difetti di comunicazione tra il cervello e il resto del corpo. La malattia può causare danni permanenti o deterioramento dei nervi. I segni e i sintomi possono variare molto e dipendono, in genere, da quali nervi sono colpiti, e dall’entità del danno. Alcune persone con sclerosi multipla severa possono perdere del tutto la capacità di camminare, mentre altre possono sperimentare lunghi periodi di remissione senza nuovi sintomi.

Non esiste una cura per la sclerosi multipla. Tuttavia, i trattamenti possono aiutare a velocizzare il recupero dagli attacchi, modificare il decorso della malattia e gestire i sintomi. ebm(6)Multiple sclerosis.

Sintomi

  • Intorpidimento o debolezza in uno o più arti
  • Sensazioni di shock elettrico che si verificano con determinati movimenti del collo
  • Tremore, mancanza di coordinazione o andatura instabile
  • Perdita di vista parziale o totale, di solito in un occhio alla volta
  • Dolore durante il movimento degli occhi
  • Vista sfocata
  • Biascicamento
  • Affaticamento
  • Vertigini
  • Formicolio in alcune parti del corpo
  • Problemi di funzionamento sessuale, intestinale e urinario

Come già accennato, i segni e i sintomi della sclerosi multipla possono essere molto diversi da persona a persona e nel corso della malattia a seconda della posizione delle fibre nervose interessate. Quindi non occorre riscontrare tutti questi sintomi per poter parlare di diagnosi.

Fattori di Rischio

malattie autoimmuni, sclerosi multipla
Quando Vedere un Dottore

Sarebbe il caso di parlare col proprio medico di base all’occorrenza di qualsiasi dei sintomi descritti.

Esami per la Diagnosi

Non esistono test specifici per diagnosticare la Sclerosi Multipla. La diagnosti, solitamente, si basa sull’esclusione di altre malattie che potrebbero manifestarsi attraverso sintomatologie simili.

Ad ogni modo, è probabile che il tuo medico inizi con un’approfondita anamnesi, per poi invitarti a fare una serie di analisi che potrebbero, indirettamente, segnalare la presenza della patologia:

  • Esami del sangue. Per aiutare ad escludere altre malattie con sintomi simili alla SM.
  • Puntura lombare. Un piccolo campione di liquido, rimosso dal canale spinale, può rilevare anomalie negli anticorpi associati alla SM. Questa analisi può anche aiutare a escludere infezioni e altre condizioni con sintomi simili alla SM.
  • Risonanza Magnetica. Attraverso un’iniezione endovenosa di un materiale di contrasto, vengono evidenziate eventuali lesioni sul cervello e sul midollo spinale che indicano se la malattia si trova in fase attiva.
  • Test del Potenziale Evocato. Si tratta di un test che, attraverso una serie di elettrodi applicati sullo scalpo o su determinate parti del corpo, registra i segnali elettrici prodotti dal sistema nervoso in risposta a stimoli. Gli elettrodi misurano la velocità con cui le informazioni viaggiano lungo i percorsi nervosi.

 

Lo Specialista

Nel caso della Sclerosi Multipla, lo specialista adatto cui richiedere una visita è il neurologo.

  • Cerca il neurologo più vicino a te 

 

LUPUS

Il Lupus è una malattia autoimmune sistemica che si verifica quando il sistema immunitario del corpo attacca i tuoi stessi tessuti e organi. L’infiammazione causata dal lupus può colpire diversi sistemi corporei, tra cui articolazioni, pelle, reni, cellule del sangue, cervello, cuore e polmoni.

Il Lupus può essere difficile da diagnosticare perché i suoi segni e sintomi spesso sono estremamente simili a quelli di altri disturbi. Il segno più distintivo del lupus, un’eruzione facciale che ricorda le ali di una farfalla che si sviluppa su entrambe le guance, si verifica in molti, ma non in tutti i casi, di lupus.

Mentre non esiste una cura per il lupus, i trattamenti possono aiutare a controllare i sintomi.

ebm(7)Lupus vulgaris in an immunocompromised patient

Sintomi

Quando si tratta di lupus, non ci sono casi esattamente uguali tra di loro. Ogni persona, può presentare una sintomatologia diversa.  Ad ogni modo, segni e sintomi possono manifestarsi improvvisamente o svilupparsi lentamente, possono essere lievi o gravi e possono essere temporanei o permanenti. Nella maggioranza dei casi, la malattia è caratterizzata da episodi passeggeri in cui i sintomi vanno e vengono.

I segni e i sintomi del lupus dipenderanno da quali sistemi corporei sono affetti dalla malattia. Ma possiamo comunque citare quelli più comuni:

  • Affaticamento
  • Febbre
  • Dolore alle articolazioni, rigidità, gonfiore
  • Eruzione cutanea a forma di farfalla sul viso che copre le guance e il naso
  • Eruzioni cutanee in altre parti del corpo
  • Lesioni cutanee che appaiono o peggiorano con l’esposizione al sole (fotosensibilità)
  • Dita che diventano bianche o blu se esposte al freddo o durante periodi di stress (fenomeno di Raynaud)
  • Respiro corto
  • Dolori al petto
  • Mal di testa, confusione, perdita di memoria

Fattori di Rischio

malattie autoimmuni, Lupus: fattori di rischio

Quando Vedere un Dottore

Si consiglia di vedere un dottore se si verificano:

  • Eruzione cutanea inspiegabile
  • Febbre continua
  • Dolore persistente o affaticamento

Esami per la Diagnosi

Non esiste un test specifico che porta dritti alla diagnosi di Lupus. Il medico in genere integra l’esame fisico della persona, con una approfondita anamnesi e con i risultati delle analisi del sangue e delle urine, le quali, tra le altre, includono:

  • Emocromo completo. Questo test misura il numero di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine e la quantità di emoglobina, una proteina nei globuli rossi. I risultati possono indicare che hai anemia, che si verifica comunemente nel lupus. Nel lupus può verificarsi anche un basso numero di globuli bianchi o di piastrine.
  • Velocità di sedimentazione eritrocitaria. Questo test del sangue determina la velocità con cui i globuli rossi si depositano sul fondo di una provetta in un’ora. Una velocità più alta del normale può indicare una malattia sistemica, come il lupus. Ma Il tasso di sedimentazione non è specifico per nessuna malattia. Può essere elevato se si ha il lupus, un’infezione, un’altra condizione infiammatoria o cancro.
  • Analisi delle urine. Un esame di un campione di urina può mostrare un aumento del livello proteico o dei globuli rossi nelle urine, che può verificarsi se il lupus ha colpito i reni.

 

Lo Specialista

Lo specialista che principalmente si occupa di malattie autoimmuni come il Lupus, è il reumatologo. Tuttavia, se ancora non hai ricevuto la diagnosi, e noti macchie sospette sul volto, potresti rivolgerti al dermatologo per iniziare a far luce sulla situazione.

  • Cerca il reumatologo più vicino a te 

  • Cerca il dermatologo più vicino a te 

ARTRITE REUMATOIDE

Come le altre malattie autoimmuni, l’artrite reumatoide si verifica quando il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti del proprio corpo. A differenza del danno da usura dell’artrosi, che molti confondono con l’artrite, quest’ultima colpisce il rivestimento delle articolazioni, causando un gonfiore doloroso che può portare a erosione ossea e deformità articolare. In realtà, in alcune persone, la condizione può danneggiare un’ampia varietà di sistemi corporei oltre alle articolazioni, inclusi pelle, occhi, polmoni, cuore e vasi sanguigni.

Mentre i nuovi tipi di farmaci hanno migliorato drasticamente le opzioni di trattamento, l’artrite reumatoide grave può ancora causare disabilità fisiche. ebm(8)Early reumatoid arthritis

Sintomi

  • Dolore alle articolazioni
  • Rigidità alle articolazioni (di solito peggiore al mattino e dopo inattività)
  • Deformazione alle articolazioni
  • Affaticamento
  • Febbre
  • Perdita di appetito

Circa il 40% delle persone che soffrono di artrite reumatoide sperimentano anche segni e sintomi che non coinvolgono le articolazioni:

  • Pelle
  • Occhi
  • Polmoni
  • Cuore
  • Reni
  • Ghiandole salivari
  • Tessuto nervoso
  • Midollo osseo
  • Vasi sanguigni

Fattori di Rischio

Le 10 Malattie Autoimmuni Più Comuni: Tutte le Analisi per Scoprirle
Le 10 Malattie Autoimmuni Più Comuni: Tutte le Analisi per Scoprirle

Quando Vedere un Dottore

Prendi un appuntamento con il tuo medico se soffri di fastidio e gonfiore persistente alle articolazioni.

Esami per la Diagnosi

Purtroppo l’artrite reumatoide può essere difficile da diagnosticare nelle sue fasi iniziali perché i primi segni e sintomi sono simili a quelli di molte altre malattie. Durante l’esame fisico, il medico controllerà le articolazioni per gonfiore, arrossamento e calore e valuterà i riflessi e la forza muscolare. Solitamente, all’esame obiettivo si integreranno comunque analisi del sangue e test di imaging:

  • Analisi del sangue. Le persone con artrite reumatoide hanno spesso un elevato tasso di sedimentazione degli eritrociti (ESR, o tasso sed) o una proteina C-reattiva (CRP), che può indicare la presenza di un processo infiammatorio nel corpo.
  • Test di imaging. Il medico può raccomandare radiografie per monitorare la progressione dell’artrite reumatoide nelle articolazioni nel tempo. La risonanza magnetica e gli ultrasuoni possono aiutare il tuo medico a valutare la gravità della malattia nel tuo corpo.

 

Lo Specialista

In questo caso, lo specialista cui affidarsi è il reumatologo.

  • Cerca il reumatologo più vicino a te 

 

MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE DELL’INTESTINO (MICI)

Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino, che comprendono il morbo di Crohn e la Rettocolite ulcerosa, sono un gruppo di patologie caratterizzate da un’infiammazione cronica a carico della mucosa intestinale, con decorso intermittente (periodi di remissione e di riacutizzazione) che possono causare complicanze severe.

MORBO DI CROHN

La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria intestinale, che provoca l’infiammazione del tratto digestivo. Quest’infiammazione può coinvolgere diverse aree del tubo digerente in persone diverse. La malattia di Crohn può essere sia dolorosa che debilitante e talvolta può portare a complicazioni potenzialmente letali. Le complicazioni cui può portare, infatti, sono estremamente serie, come occlusione e perforazione intestinale. Può condurre, ancora, a manifestazioni extraintestinali che coinvolgono la pelle, l’occhio, le articolazioni e le vie biliari.

Mentre non esiste una cura conosciuta per la malattia di Crohn, le terapie possono ridurre notevolmente i suoi segni e sintomi e persino portare a una remissione a lungo termine. Con il trattamento, molte persone con la malattia di Crohn sono in grado di riprendere a condurre una vita normale. ebm(9)

Sintomi

Questa malattia può coinvolgere tutto l’apparato digerente, dalla bocca all’ano, oppure può riguardare solo una parte di questo apparato. La sintomatologia si manifesta solitamente in maniera intermittente. Nei periodi di riacutizzazione, si possono riscontrare:

  • Diarrea
  • Febbre
  • Crampi addominali
  • Sangue nelle feci
  • Affaticamento
  • Ridotto appetito e perdita di peso

Fattori di Rischio

malattie autoimmuni, morbo di crohn

Quando Vedere un Dottore

Rivolgiti al medico se ha cambiamenti persistenti nelle sue abitudini intestinali o se riscontri uno o più sintomi della malattia di Crohn, come, ad esempio, attacchi continui di diarrea che non rispondono ai farmaci da banco,
febbre, crampi addominali.

Esami per la Diagnosi

Non esiste un test specifico per diagnosticare il morbo di Crohn. Il medico probabilmente utilizzerà una combinazione di test per confermare una diagnosi, tra cui:

  • Calprotectina fecale, ovvero la rilevazione nelle feci di una proteina che denota la presenza di infiammazione intestinale. Se positivo potrà indurre il suo medico a procedere a metodiche più invasive.
  • Colonscopia. Esame endoscopico che permette di esplorare la mucosa intestinale del colon e della prima ansa ileale.
  • Gastroscopia (se la malattia interessa anche le vie digerenti superiori). Esame endoscopico  che permette di esplorare l’interno di esofago, stomaco e duodeno.
  • Biopsie. Durante le procedure endoscopiche sopracitate è utile prelevare dei ” pezzetti” di mucosa digerente che analizzati al microscopio dall’anatomopatologo possono porre diagnosi di malattia.

 

Lo Specialista

Il medico specialista che si occupa delle patologie legate al tratto gastrointestinale è il gastroenterologo, il quale può indicare i giusti esami da fare ed eventualmente, le terapie corrette.

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RETTOCOLITE ULCEROSA

La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria intestinale che causa infiammazione a lungo termine e ulcere (piaghe) nel tratto digestivo. Colpisce, a differenza del morbo di Crohn, esclusivamente il rivestimento più interno dell’intestino crasso (colon) e del retto. Anche la colite ulcerosa può essere debilitante e talvolta può portare a complicazioni potenzialmente letali.

Sebbene non abbia una cura conosciuta, il trattamento può ridurre notevolmente i segni e i sintomi della malattia e persino portare a una remissione a lungo termine. ebm(10)Ulcerative colitis

Sintomi

  • Diarrea, spesso con sangue o pus
  • Crampi addominali
  • Dolore rettale
  • Sanguinamento rettale
  • Incapacità di defecare nonostante l’urgenza
  • Perdita di peso
  • Febbre
  • Ritardo nella crescita, nei bambini

Fattori di Rischio

Rettocolite ulcerosa: fattori di rischio

Quando Vedere un Dottore

Rivolgiti al medico se riscontri un cambiamento persistente nelle tue abitudini intestinali o se riscontri uno o più sintomi come diarrea che ti risveglia dal sonno e che non risponde ai farmaci da banco, febbre, crampi addominali.

Esami per la Diagnosi

Gli esami sono gli stessi descritti per il morbo di Crohn

 

Lo Specialista

Lo specialista, come si può immaginare, anche in questo caso è il gastroenterologo

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Tiriamo le Somme

In questo articolo abbiamo provato a fare una rapida carrellata (senza la pretesa di essere esaustivi) delle malattie autoimmuni più comuni.

Chiaramente, riscontrare un paio di sintomi simili a quelli di qualche malattia non vuol dire avercela necessariamente, e poi, ricordiamolo…su Google non si fa diagnosi, o saremmo già tutti morti!

Ma il consiglio evergreen è sempre quello di rivolgersi, per qualsiasi dubbio, al proprio medico di base (o, in alternativa, ad uno degli specialisti sopracitati) e lasciarsi guidare dalla sua esperienza!